Vai al contenuto principale
Oggetto:

CinaViCina: Il paradigma cinese della felicità - Alternanza Scuola-Lavoro 2018-19

Data
Giovedì 20 dicembre 2018
Partecipanti
Descrizione

L’Istituto Confucio di Ateneo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici, offre agli studenti delle scuole piemontesi in cui si studia cinese l’opportunità di partecipare a incontri con sinologi ed esperti in svariati settori legati al mondo del lavoro e della cultura cinese. Gran parte di queste conferenze rientrano nel progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, promosso dal MIUR con l’intento di arricchire la formazione e orientare il percorso di studio e di lavoro degli studenti delle scuole superiori.

L’appuntamento del 20 dicembre ha ospitato gli interventi di Giovanna Puppin e Désirée Marianini, due giovani sinologhe che hanno raccontato alcuni aspetti della vita in Cina attraverso l’analisi di materiale audiovisivo. Entrambi gli interventi hanno trattato il tema del benessere dei cittadini cinesi, riflettendo sul paradosso secondo cui la crescita economica e l’aumento della ricchezza di un paese spesso non coincidono con l’aumento del tasso di felicità dei suoi abitanti.

Giovanna Puppin, direttore del Master in Media e Pubblicità presso l’Università di Leicester, ha proposto la sua analisi di alcuni spot sociali trasmessi dalla Televisione Centrale Cinese (CCTV) durante il Gala della Festa di Primavera. In particolare, dopo un approfondimento dei meccanismi che collegano la pubblicità all’idea di felicità, si è soffermata sullo lo spot "Le bacchette" (Kuaizi 筷子, 2014), analizzandone le strategie comunicative e audiovisive e le tematiche principali. Le bacchette, metafora per antonomasia della "cinesità", sono le protagoniste indiscusse: oltre alla dimensione strettamente funzionale, veicolano emozioni e rimandano a una serie di valori e comportamenti che lo Stato ritiene importanti per il raggiungimento della felicità. In primo luogo, il valore della famiglia, dominante in ogni sequenza dello spot.

Désirée Marianini, fondatrice della Same Same Factory, associazione volta alla creazione di progetti multimediali di stampo interculturale (documentari, film, laboratori), ha presentato il docu-film “Happy New Year” con il quale il 3 dicembre scorso ha ottenuto il premio per il Miglior Film alla sesta edizione di On the Road Film Festival. Nella forma di un dialogo tra il protagonista e una voce fuori campo, il documentario presenta la figura di un giovane che vive il conflitto tra il desiderio di custodire la memoria di un passato che era denso di aspettative e la realtà del presente, dove l’urbanizzazione costruisce il nuovo ma minaccia il passato. L’Autrice ha illustrato il suo lavoro, bene descritto dalla motivazione del premio: “Un racconto attento in grado di affrontare il tema complesso e spesso trattato, quello della globalizzazione, attraverso una storia forte, convincente e poetica. Una storia dell’individuo di altri tempi che si oppone all’annientamento dello stesso”.

Impatto
100
Link
http://istitutoconfucio.torino.it/it/eventi/tutti-gli-eventi/354-news-eventi-in-evidenza/1117-io-lavoro-parlando-cinese-20-dicembre-2018.html
Oggetto:
Ultimo aggiornamento: 29/07/2019 13:02

Location: https://asiaeafrica.campusnet.unito.it/robots.html
Non cliccare qui!